Il Cielo d'Ungheria

Le peregrinazioni e i pensieri di un Ingegnere che ha deciso di vivere un pezzo della propria vita nella terra magiara del Gulyas di Buda e di Pest, del Balaton, del Danubio. A Székesfehérvár.

martedì, luglio 04, 2006

Mondiali visti da Budapest.

La solita maglietta azzurra, e il solito prato li' al Milenaris Park dietro a Moskva Ter, prato bagnato davanti al maxischermo, si' ci troviamo li' mi raccomando e' importante dobbiamo unirci stare insieme noi Italiani dobbiamo essere tutti insieme noi Italiani qui a Budapest, e gridare e tifare a squarciagola come se ci potessero sentire, la' lontano, dobbiamo coprirlo con le nostre voci quel commento alla partita in ungherese con la voce cosi' monotona e indifferente e che parla e dice nell'incomprensibile magiaro che il collega commentatore della televisione italiana che sta a fianco sta urlando pure lui.

La lontananza crea a volte una serie di energie forti di nostalgia affetto appartenenza vicinanza.

E allora guardare le partite del Mondiale, lontani dalla nostra Italia, da qui, dall'Ungheria, e' qualcosa di piu' che non vedere solo una partita di calcio.

Ci si riunisce, si crea una comunita', ci uniamo Little Italy di Budapest e si tifa come mai si avrebbe fatto si urla e si urla all'arbitro e Passaaa!! Tiraaaa!!


E quando giochi bene, quando la palla entra, quando Grosso e poi Del Piero ci consegnano alla nostra sesta finale, senti dentro crescere una gioia da lacrime da orgoglio da felicita' di pura appartenenza ad un popolo unico ad una terra meravigliosa e unica al mondo della quale senti di essere irrimediabilmente e profondamente innamorato.


E allora ti chiedi cosa stia succedendo a casa, si' *a casa*, forse vorresti essere li', i festeggiamenti le macchine e le bandiere e i tricolori.

L'Italia e' in Finale della Coppa del Mondo.

Capisci allora che cosa significhi la parola "Italiano-All'Estero", come tanti, tantissimi come te in tutto il mondo, sentimento agrodolce da Pasquale Ametrano con la sua Alfasud con la foto della Juve davanti al letto e i crauti mangiati di prima mattina.

Sentimento di appartenza, di orgoglio, di amore.


F.