Il Cielo d'Ungheria

Le peregrinazioni e i pensieri di un Ingegnere che ha deciso di vivere un pezzo della propria vita nella terra magiara del Gulyas di Buda e di Pest, del Balaton, del Danubio. A Székesfehérvár.

mercoledì, marzo 15, 2006

15 Marzo.

Una festa nazionale, una festa sentita, partecipata, vissuta, da tutti gli Ungheresi.

Si commemora il 15 marzo 1848, e la rivoluzione popolare dagli Austriaci.

Come noi, e le nostre guerre di indipendenza risorgimentali e le 5 Giornate di Milano, anche loro hanno avuto la loro indipendenza
dagli Austriaci nel 1848.

Solo che poi, benché più blandamente, da loro sono tornati.

Analoghe storie, analoghe bandiere.

Ma da loro una storia che non è andata altrettanto bene.

Come alla fine della Seconda Guerra Mondiale.

Dopo il loro nazifascismo (croci frecciate, terribili) però loro hanno avuto un'altra tirannia, come ben sappiamo.


La storia millenaria dell'Ungheria è segnata da isolamento (in primis linguistico), e oppressioni.
Forse è per questo che nella musica nelle parole nei visi delle persone credo di vedere una vena di tristezza, dimessa, timorosa.
Malinconica anche.


Ma oggi l'Ungheria si alza fiera e un po' timida, ma sulle sue gambe, come non accadeva da secoli, e la sua bellezza è evidente, la sera con i lampioni in ferro battuto accesi, nelle luci del castello di Buda riflessi sul Danubio, nelle vie, nei palazzi, meravigliosi, di Pest, negli sguardi dei bambini e dei miei ragazzi a scuola, che sono ragazzi come ovunque con timidezze e speranze.

Ma con vivo negli occhi e nella spilletta tricolore sul petto un forte sentimento di orgoglio nazionale, e, a differenza dei
loro coetanei di pochi anni fa, nelle mani la propria vita, la propria libertà.

F.
LIBERTÀ, AMORE!

Libertà, amore!
Voglio queste due cose.

Per l'amore sacrifico

La vita,

Per la libertà sacrifico
Il mio amore.


Sándor Petőfi (1823-1849)

3 Comments:

At marzo 19, 2006 5:11 PM, Anonymous Anonimo said...

Ciao Francesco, siamo Daniel, Nancy e Luca! Ti scriviamo dal nostro nuovo appartamento dove finalmente ci hanno attivato il telefono dopo mille peripezie!!Complimenti per il tuo diario on line, é stata un'ottima idea!!´

un salutone da tutti e tre e a presto!!!

 
At dicembre 08, 2007 9:30 PM, Blogger Unknown said...

Szabadság, szerelem!
E kettő kell nekem.
Szerelmemért föláldozom
Az életet,
Szabadságért föláldozom
Szerelmemet.
-
Grazie per avermi fatto rileggere questa bellissima poesia, che ogni volta mi emoziona.
P.S.: Anche io sono italiano e la mia ex ragazza proviene da Székesfehérvár. Purtroppo non ci ho mai vissuto ma ho comunque tanti ricordi da quella bella terra.
E tu? Come mai ti trovi lì? Magyar beszelsz?
Scrivimi pure su fabbosko@yahoo.com (msn + email). E' sempre un piacere conoscere altri italiani innamorati dell'Ungheria.

 
At marzo 15, 2011 8:15 PM, Anonymous Anonimo said...

Bell'articolo! Complimenti! 5 anni dopo ma l'ho condiviso :) ciao Krisztina

 

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