Il Cielo d'Ungheria

Le peregrinazioni e i pensieri di un Ingegnere che ha deciso di vivere un pezzo della propria vita nella terra magiara del Gulyas di Buda e di Pest, del Balaton, del Danubio. A Székesfehérvár.

venerdì, marzo 24, 2006

Movimenti Affini.

A volte ti incammini, parti, vai.
A volte senti, senti dentro, lo hai sempre sentito forse.
Hai sempre sentito quella "cosa" dentro.
Che ti spinge, ti consuma, ti mangia.
A volte parti, torni, riparti, per seguirlo quel "qualcosa", quella inquietudine.
A volte ti incammini, parti.
Parti per scavare in Sicilia per la Spagna per l'Ungheria Szekesfehervar, parti perchè proprio quella cosa non la puoi (più) ignorare.

A volte parti.
E ogni partenza è un abbandono anche.
Si parte e si lascia qualcosa.
Lo sai, ne sei consapevole, ma proprio non ne puoi fare a meno.
Ignorare quel qualcosa è ignorare il tuo cuore, e proprio non si può ignorarsi.
A volte allora parti, ti incammini.
Da solo.
Perchè ogni Viaggio, se è un Viaggio vero, è un Viaggio solitario.
Da solo e sei solo.
E ti dicono di essere folle immaturo fuori-di-testa, di fuggire, anche se tu sai che non è così.
Ti chiamano anima-in-pena, e senti di essere solo tu a sentirti così.
A girare girarsi cercare cercarsi.
Pensi di essere il solo a sentire quell'inquietudine, quel "qualcosa" che ti spinge.
Solo tu, tu solo.

Però a volte.
A volte.
A volte incontri altre anime-in-pena.
Altri viaggiatori ricercatori, che sentono dentro quel qualcosa che non può essere chiuso in quattro mura, o nascosto.
Li spinge, li muove, come muove te, come un motore, sotto il cuore.
A volte viaggi, e incontri altri che come te viaggiano.
Ed è così incredibilmente confortante sentire di non essere folli, o di non essere i soli ad esserlo.
Di non essere i soli a girare girarsi cercarsi.

A volte incontri qualcuno che come te si muove e non può farne a meno, a volte incontri qualcuno che come te è spinto a viaggiare, da un cuore che proprio non si può fermare, a volte incontri qualcuno che come te cerca qualcosa, che non sa neanche cosa sia.

A volte li incontri, ognuno il proprio giro cammino ricerca.
Movimenti affini, affinità di ricerca.
A volte condividi con loro una parte del tuo cammino.

A volte incontri, i tuoi Compagni di Viaggio.

F.

1 Comments:

At aprile 07, 2006 5:36 PM, Anonymous Anonimo said...

Nessun commento a queste verità...nessun coraggio di affrontare questo argomento? Quante volte sono partita, sola, incontro a quello ke mi tormentava o contro quello stesso pensiero. ogni volta è arrivato il tempo del ritorno, dopo un giorno o dopo un mese, ke importanza può avere?
ma la vera essenza del partire da soli- adesso lo so bene- è tutta racchiusa negli incontri dietro l'angolo, come in una preziosa ampolla di profumi sconosciuti...quei profumi ti rimangono addosso indelebili, ti segnano la pelle, ti marchiano l'anima. A volte portano anke dolore, ma rimangono così parte di te ke non potresti "rinunciarli" mai. IO NON RINUNCERO'MAI.
liza

 

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