Il Cielo d'Ungheria

Le peregrinazioni e i pensieri di un Ingegnere che ha deciso di vivere un pezzo della propria vita nella terra magiara del Gulyas di Buda e di Pest, del Balaton, del Danubio. A Székesfehérvár.

lunedì, febbraio 13, 2006

Il mio primo giorno a Szekesfehervar.


Sono arrivato.


Sono arrivato sabato, e ho dormito, dormito molto.
E' strano come ogni nuovo inizio, ogni nuova vita, ogni viaggio distacco rinascita implichi una sorte di morte.
"Partire è un po' morire" si diceva.

E di fatto dormire implica poi il risveglio.
E questo è metaforico.

Oggi mi sono presentato ai futuri amici colleghi della scuola dove insegnerò, in inglese, qui a Szekesfehervar (si', ho imparato a pronunciarlo il nome della cittadina). Ho finalmente una connessione a Internet.
Ho iniziato a capire che quando mi dicevano "si iu", non dicevano "see you", ma "sziu" (credo), che significa semplicemente .. Ciao.

A volte le cose difficili sono le più facili.

Fa freddo. Ma non freddissimo. Poteva essere molto peggio.
C'è neve per le strade, ma non tanta, e la primavera è alle porte, si sente, persino qui, dove il vento è più freddo, dove soffia e viene da chissà dove.
Ma la rinascita è qui, sotto la neve.

Mi sono portato un po' di libri qui con me in Ungheria.
In fondo dovrò insegnare solo 20 ore alla settimana e molti insegnanti arrotondano facendo altri lavori, e anche a me hanno chiesto se volessi magari andare a insegnare Italiano in una scuola privata qui vicino.
Ma ho risposto di no.
Non ho voglia di arrotondare lo stipendio.
Ma magari di arrotondare me stesso.

Leggerò, penso.
E scriverò, anche.

Uno dei libri che ho portato è "Il Fu Mattia Pascal".
Lo sto rileggendo.
Non so se mi sento Adriano Meis.
Di sicuro non mi sento (più) Mattia Pascal.

F.

6 Comments:

At febbraio 17, 2006 1:52 PM, Blogger Lo Scuro said...

Uella Fra!
Vedo con piacere che sei uscito dall'entry plug. Tieni aggiornato questo blog, ti prometto che di tanto in tanto lo leggerò e cercherò di mettere dei commenti. Sono molto contento per te, sembra che tu sia davvero molto felice.

Ganbattene!

 
At febbraio 17, 2006 2:26 PM, Anonymous Anonimo said...

Bravo Francesco, vorrei poter tornare indietro; avere la tua eta', e fare la stessa esperienza che stai facendo tu. Way To Go! dicono qui in Connecticut. Bellissima anche la tua descrizione di Budapest. Leggendoti mi sembra di respirare il profumo nell'aria che preannuncia l'arrivo della primavera! Ti abbracciamo tutti e ti siamo vicini.
Bacioni.
Milo

PS Fai un po di belle foto!

 
At febbraio 17, 2006 4:25 PM, Anonymous Anonimo said...

Ehilà Francesco complimenti per la scelta. Io sto facendo una mossa ancora + ardita .... a maggio mi sposo!
Ehh ehh, scherzi a parte in bocca al lupo, adesso metto il blog nei miei preferiti così ci sentiremo ancora.
Io sono stato a Szeged (non mi ricordo se si scriva così) ed era stata un'esperienza traumatica per altri motivi (ero ospite di una budriona ungerese parecchio stronza), comunque è un paese molto particolare.
Ciao e a presto

 
At febbraio 17, 2006 5:40 PM, Anonymous Anonimo said...

Grande Franz,
sono fiero di te. Mi hai stupito sempre un pò, ricordo anche durante la tua tesi...
Ricordi Il Conte di Montecristo?

"Aspettare e Sperare"...

Ti auguro davvero che i ragazzi a cui tu insegni non vedano l'ora di frequentare la tua prossima lezione, possa per loro essere di grande speranza l'attesa del giorno dopo e la scoperta di avere a che fare con una persona che ha tutta la mia stima (per quanto questo possa contare).
Ciao,
Peppe

 
At febbraio 19, 2006 7:40 PM, Anonymous Anonimo said...

ciao!ecco una frase,un augurio per questa tua avventura e per la ricerca che hai inziato in te...
"Le sensazioni sono la parte più bella del vivere, sono legate ad una persona, ad una voce, ad un volto,compaiono all'improvviso con una fitta al cuore,ti rapiscono, diventano padrone di te...senza che te ne accorgi scompaiono e ti lasciano felice".
Un abbraccio,Betti (e Luca)

 
At febbraio 21, 2006 9:58 PM, Anonymous Anonimo said...

hey francy! che bello avere tue notizie! e così belle poi! sai... mi manchi di più a sapere che sdei cosi lontano, ma ti sn vicina cn il cuore in questa tua impresa esclusivamente personale... cm sai mattia pascal aveva avuto un occasione irripetibile: cambiare identità, ecambiare se stesso, rivivere con la sua volontà... era riuscito a conquistare la LIBERTà, una libertà che ogni tanto gli pesava e lo faceva sentire solo, fino a condurlo ad una terza identità... beh, ognuno di noi in fondo ha un po' di"adriano meis"dentro! ti faccio i miei migliori auguri, e chissà ke un giorno nn ti venga a trovare! il tuo blog è fantastico, mi ha fatto commuovere! notizie dal mondo della radio: stasera stavo trasmettendo ma si è fuso il mixer e ghe nient de fa'! sei gradndeee spero di sentirti presto! elisa

 

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